Il castello nella roccia

Dic 15, 2022 | Archeologia | 0 commenti

C’è un luogo poco fuori Aosta, lungo la strada che porta al Colle del Piccolo S. Bernardo, dove svetta un castello costruito sulla roccia.

Sembra uscito da un libro di fiabe, con quelle quattro torrette così caratteristiche ma così poco medievali.

Sì perché in origine il castello era molto diverso. Gli scavi archeologici effettuati negli ultimi anni hanno messo in luce le tracce della struttura più antica che arrivano lontano, fino al IX secolo.

Uno dei castelli più antichi della Valle d’Aosta.

A quel tempo era un edificio rettangolare, in muratura, posto sulla parte più elevata della roccia e circondato da edifici lignei.

Era un vecchio insediamento. Un castrum?

Non lo sappiamo, sappiamo però che dobbiamo aspettare fino all’XI secolo per avere la prima attestazione scritta dei signori di Saint-Pierre, il paese su cui sorge questo castello.

Nel corso degli anni e poi dei secoli passa di mano in mano. Dai De Sancto Petro, i primi signori di Saint-Pierre, ai Vuillet, dai Roncas ai Biandrate.

Ognuno di loro apporta qualche cambiamento all’edificio e ne modifica l’aspetto.

Ma per le torrette fiabesche che svettano oggi sull’alta torre bisogna aspettare il XIX secolo e gli ultimi proprietari, i Bollati, che affidano all’ingegnere Boggio il compito di rinnovare il castello.

E così è giunto fino ai giorni nostri, a osservare la Valle con la sua magnifica possenza. Oggi ospita il Museo regionale di scienze naturali Efisio Noussan e ha da poco riaperto le sue porte dopo quattordici anni di restauri.

Per approfondire:

AA.VV., Il museo regionale di Scienze naturali. Guida alla visita, Regione automa Valle d’Aosta, 2021

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